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L’allarme di Varoufakis: ecco come il MES porterà l’Italia verso l’austerity

L’allarme dell’ex ministro delle finanze greco sul MES, che potrebbe trascinare l’Italia verso l’austerity.

Il MES porterà l’Italia verso l’austerity.

A dirlo l’ex ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, che ha espresso le proprie perplessità sul fondo salva-Stati durante il programma di La7 DiMartedì.

La sua posizione nei confronti del MES è sembrata piuttosto critica. L’ex ministro ha infatti invitato l’Italia a stare lontana da un meccanismo che potrebbe condurre il Belpaese sull’orlo dell’austerity e a non ripetere gli errori già commessi.

Italia verso austerity con MES? La posizione di Varoufakis

L’ex ministro delle finanze ha ribadito una considerazione ormai scontata: a causa del coronavirus l’Italia e l’Europa intera affronteranno una depressione senza precedenti che dovrà essere evitata, o quantomeno limitata con tutti gli strumenti a disposizione.

Tra questi sicuramente non il Meccanismo Europeo di Stabilità.

“Il MES è inutile: se Conte ottiene 500 miliardi, questo va a pesare subito sul debito dell’Italia e aumenterà il deficit. Poi arriverà Bruxelles a Roma e vi dirà avete un deficit enorme, lo dovete ridurre. E quando l’Italia inizierà a riprendersi, arriverà l’austerity. ”

Certo è che senza solidarietà l’Italia sarà perduta ma alle sue colleghe della zona euro non andrà tanto meglio visto che, come ricordato da Varoufakis, la ricchezza di alcuni Stati come la Germania dipende proprio dall’export verso le economie periferiche tra cui Italia e Spagna). L’Eurosistema, secondo l’ex capo del Tesoro greco, finirebbe per disintegrarsi senza coesione.

Una delle possibili soluzioni, a sua detta, potrebbero essere gli eurobond, la cui assenza potrebbe invece gettare il Vecchio Continente nell’incertezza.

“Tutto dipende dalla capacità dell’Europa e dell’Eurogruppo di evitare gli errori degli ultimi 10 anni. Non sono 500 miliardi, sono 28 miliardi. Il resto sono prestiti. Ma se le aziende non hanno clienti per settimane e mesi, con i soldi non si aiutano. Gli Usa hanno pompato il 6% del PIL nel sistema economico con finanziamenti, non prestiti. Se l’Europa non crea gli eurobond, si finisce con uno stato di instabilità.”

Le posizioni dell’economista non hanno stupito, visto che qualche giorno fa lo stesso si è scagliato contro l’Eurogruppo parlando di decisioni irresponsabili.

Esse, comunque, si sono poste in netto contrasto rispetto a quelle di Romano Prodi, che invece ha parlato di un meccanismo da accettare per evitare di indebolire la posizione italiana nei negoziati sugli eurobond.

Ancora una volta, insomma, il dibattito sul MES si è dimostrato infuocato. Per Varoufakis, però, l’Italia dovrebbe evitare stare lontano dal suddetto strumento.