Primo Osteria Roma si trasferisce a Ponte Milvio tra carbonara, crudi e cotture a bassa temperatura
Primo Osteria Roma. Un cambio di sede, quello di Primo Osteria, che ha tutta l’aria di essere un nuovo corso. Da Monteverde il giovane chef Pietro Adragna si è spostato a Ponte Milvio, da un quartiere sicuramente più residenziale a uno più movimentato: un passo per mettersi alla prova e testare consapevolezza e maturità. Primo Osteria ha iniziato l’avventura nel 2018, poi il Covid ha fatto il resto: lockdown, aperture a singhiozzo, e nella mente dello chef si instilla l’idea di trasferirsi. Il progetto di Ponte Milvio doveva partire mesi fa: proprio in un nostro articolo di inizio anno vi avevamo anticipato il progetto, ma di nuovo il Covid ci ha messo lo zampino. Finalmente, il 1° giugno 2021, Primo Osteria è pronta a inaugurare nella sua nuova sede, in via Castelnuovo di Porto.
Primo Osteria Roma si trasferisce a Ponte Milvio tra carbonara, crudi e cotture a bassa temperatura
Primo Osteria Roma. Un cambio di sede, quello di Primo Osteria, che ha tutta l’aria di essere un nuovo corso. Da Monteverde il giovane chef Pietro Adragna si è spostato a Ponte Milvio, da un quartiere sicuramente più residenziale a uno più movimentato: un passo per mettersi alla prova e testare consapevolezza e maturità. Primo Osteria ha iniziato l’avventura nel 2018, poi il Covid ha fatto il resto: lockdown, aperture a singhiozzo, e nella mente dello chef si instilla l’idea di trasferirsi. Il progetto di Ponte Milvio doveva partire mesi fa. Finalmente, il 1° giugno 2021, Primo Osteria è pronta a inaugurare nella sua nuova sede, in via Castelnuovo di Porto.
Il gruppo di lavoro è giovane, già collaudato e adesso ancora più completo grazie ai fratelli Ludovica e Federico Bebi, nuovi soci e responsabili del marketing. Insieme, lavorano con uno scopo ben preciso: unire una buona cucina e un servizio attento e informale a una moderna visione imprenditoriale, tutto all’interno di un ambiente che è stato completamente ristrutturato. Nonostante si faccia anche cucina romana, della tipica osteria Primo ha davvero poco, almeno esteticamente: ambiente abbastanza semplice, pavimento in parquet, tavoli in legno scuro e sedie nere in ferro. Tocco vivace che non ti aspetti sulle pareti, con disegni che richiamano una foresta tropicale e piante che fanno capolino dal soffitto. Bancone nero in bella mostra sotto un grande arco, per un totale di 70 coperti, di cui 25/30 all’esterno.
La cucina
Passiamo alla cucina, regno dello chef Adragna, che ha iniziato la sua carriera da autodidatta subito dopo la maturità classica. Dopo diverse esperienze in Italia e all’estero, ha infine deciso che nella sua città natale si sarebbe potuto esprimere al meglio. Se già nella fase iniziale di Primo Osteria ci aveva convinto (avevamo inserito il locale tra le migliori osterie moderne di Roma), adesso siamo in attesa di capire cosa ci riservi il secondo atto, quello della maturità. Da quello che sappiamo, l’idea dello chef è di proporre un’offerta trasversale: chiamare dunque a sé differenti tipologie di clienti, dal giovane che vuole mangiare bene (e di certo il passaggio di nuove generazioni a Ponte Milvio non manca) al palato già formato. La cucina romana c’è, ma c’è anche tanto altro, tra crudi, tecniche di cottura con cui lo chef si è voluto confrontare e incursioni internazionali.
Il menu
Andiamo nel dettaglio del menu attuale, che non è scandito dalla classica suddivisione in antipasti-primi-secondi. All’inizio troviamo una sezione né carne né pesce: Uovo croccante in pochè, parmigiano e tartufo (10 euro), Tempura di verdure di stagione, mayonese al basilico e salsa agrodolce (9 euro), Melanzana ripiena (7 euro), Gnocchi di latte cagliato di capra, crema di cipolla rossa caramellata e verza croccante (11 euro). A seguire i crudi, sia di carne che di pesce, come Ceviche di ombrina, latte di cocco, lime cipolla di Tropea in agrodolce, nachos (12 euro), Tartare di tonno, finocchi, olive e mandarino (13 euro), Battuto di manzo, stracciatella di bufala, bottarga e sedano (13 euro). I crudi di pesce si ritrovano nella sezione plateau: ostriche (3,50 euro al pz), gamberi rossi di Mazara (3,50 euro), scampi di Puglia (3,50 euro) e il Grand Plateau (12 euro).
Si passa poi alle suddivisioni per tecniche di cottura. All’interno delle marinature troviamo Sgombro alla beccafico (10 euro), Salmone marinato in casa, asparagi, caprino e mango (12 euro), Carpaccio di carne salada e le sue salse (12 euro). Troviamo poi la voce la bassa temperatura, la più corposa, dove spiccano Filetto di agnello alla Wellington, crema di carote e pannocchie baby (9 euro in porzione ridotta, 17 euro in porzione standard), Pancia di maialino da latte, senape, pak chi e chutney al rabarbaro (8 e 16 euro), Polpo croccnate, spuma di patate viola e ristretto di sedano (7 e 14 euro).
Ma c’è spazio anche per pasta e riso. Alla prima sono dedicate ben due sezioni: la pasta fresca con Pici acqua e farina, gamberi, pistacchio, asparagi (15 euro), Gnocchetti verdi, vongole veraci e oro di Cabras (13 euro), Ravioli al cacao ripieni di coda alla vaccinara, fondente al pecorino romano, gel di mentuccia romana (12 euro); la pasta secca di Roma, invece, prevede Sua Maestà, la Carbonara, spaghettone Lagano, guanciale amatriciano, uova bio e pecorino romano (10 euro), Maniche Lagana all’Amatriciana (10 euro), Bucatini Lagano alla gricia di polpo (10 euro). E poi il riso: Risotto cacio e pepe, limone e asparagi (13 euro), Riso al salto, zafferano, ricci di mare, gremolada (15 euro).
Non manca una dolce conclusione: tra le varie proposte c’è lo Sferamisù (7 euro), Banana, arachidi e caramello salato (7 euro), Profiterole limone, cardamomo, pepe di Sichuan, fragoline e frutti di bosco (8 euro). Da segnalare che i lievitati sono di produzione propria: a tavola troverete una pagnotta ai cereali, più fette di un filone e anche crackers home-made. La carta dei vini conta circa 60 etichette.
Le degustazioni e la formula smart
Altre due novità da Primo Osteria a Ponte Milvio. Una è quella di tre diversi menu degustazione – tre portate a 30 euro, quattro portate a 45 euro, sette portate a 60 euro – e ognuno può essere scelto dai commensali dello stesso tavolo. Infine, per chi è alla ricerca di un pasto più veloce, c’è l’angolo bar che offre formule dai 13 ai 18 euro per un pasto completo, tra poké bowl, insalate, tapas all’italiana, due tipi di Club Sandwich, hummus di ceci, tofu marinato alla soya, albumi alla piastra.
Primo Osteria. Via Castelnuovo di Porto 4, Roma. Tel. 339 7577548 / 06 95582995. Sito. Pagina Facebook
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, chiuso il lunedì