๐๐ถ๐ฎ ๐ด๐ถ๐ผ๐ฐ๐ต๐ฒrรก ๐ป๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ฎ๐ฝ๐ถ๐๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐ป ๐น๐ฎ ๐บ๐ฎ๐ด๐น๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฒ ๐ช๐ผ๐น๐๐ฒ๐!
Ana Beatriz Correa, detta Bia, รจ il primo grande colpo di mercato della Roma Volley Club.
Nata a Sorocaba (Brasile), 31 anni, 188 cm, centrale, molto tecnica, forte a muro e con una fast potentissima, l’esperta giocatrice brasiliana arriva a Roma dopo un’ultima stagione giocata in Turchia.Bia era giรก stata nel campionato italiano nel 2021/22 con la Savino del Bene Scandicci.In carriera ha giocato in tutte le nazionali brasiliane dall’U.15 alla Senior, conseguendo alle Olimpiadi di Tokyo 2020 la medaglia d’argento: “il risultato piรน importante della mia carriera” ci ha detto.Un palmarรจs ricchissimo, con i Club e con la nazionale brasiliana.A livello individuale ha vinto: Miglior Muro al Campionato del Mondo giovanile e nella Superliga; Miglior Centrale al World Grand Prix, nella VNL e nel Campionato Sudamericano.Ana Beatriz indosserร la maglia numero 11 delle Wolves.”Quando Roma mi ha cercato ero molto felice! ร una societรก giovane, con un progetto molto interessante in cui mi sono identificata subito. Ho parlato con Barbara Rossi, la DS, e poi con coach Cuccarini. Mi sono piaciuti molto e mi ha convinto tutto quello che mi hanno detto. Spero di soddisfare le loro aspettative e quelle del pubblico.Tutte le persone che conosco, addetti ai lavori o giocatrici, mi hanno parlato molto bene della societร e dell’ambiente, le giocatrici erano molto felici lรญ.Il campionato italiano รจ il migliore del mondo e a me piace mettermi alla prova. Sono stata a Scandicci e sono contenta di poterci giocare di nuovo, in questo caso contro con la maglia delle Wolves.Voglio fare del mio meglio, ogni giorno, e sono sicura che con le mie nuove compagne faremo una bella stagione.Sono giร stata nella cittร di Roma e mi รจ piaciuta moltissimo.Alla societร , allo staff, alle compagne di squadra e ai tifosi dico che da me possono aspettarsi tutto il mio amore per la maglia, tanta voglia di vincere e tanta gioia.Non vedo l’ora di arrivare a Roma.”