CRONACA

Anche parrucchieri e centri estetici nel Lazio riapriranno il 18 maggio?

di Massimiliano Spinella

Daniele Leodori, vicepresidente della Regione Lazio, prospetta l’ipotesi di aperture anticipate durante la tavola rotonda ‘Far ripartire l’Italia: il punto di vista di Roma e Milano”, e ha ribadito ieri il concetto in commissione regionale Sviluppo Economico. 

“Fino al 4 maggio si rispetteranno le decisioni del Governo poi concorderemo eventuali aperture lì dove sarà riscontrato un minore rischio di contagio. Ci sono alcune zone del paese con indici di contagio piu’ alto e altre pari allo zero e sarebbe strano tenerle ancorate alla stessa rapidità”. 

Parrucchieri e centri estetici

Leodori affronta quindi il nodo di parrucchieri e centri estetici. “E’ uno dei temi più complessi da dovere affrontare. Non credo che regioni come la nostra, con il nostro basso indice di contagio, dovranno attendere il 1 giugno come da previsione iniziale del governo. Su quelle realtà economico-produttive la cui apertura non è prevista per il 4 maggio, le regioni inizieranno un confronto quotidiano col governo per verificare e capire se possono esserci aperture differenziate- ha aggiunto Leodori- Tra mercoledì e giovedì riusciremo a capire che accelerazioni possiamo fare”

La riapertura è chiesta a gran voce anche dal consigliere di Fratelli d’Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma:”Chiediamo al Presidente Zingaretti di riaprire parrucchieri, barbieri e centri estetici con tutte le dovute modalità di distanziamento e sicurezza sia per i lavoratori che per i clienti. È un accorato appello che insieme a molti lavoratori del settore, che ricordiamo rappresentano oltre 15.000 partite iva, lanciamo al presidente della regione Lazio.

Non si comprende, infatti, come si autorizzi l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico dove potranno salire in pochi metri quadrati dalle 40 alle 50 persone, e non si consenta di poter far lavorare anche con una persona per volta queste piccole attività, che oramai da circa due mesi sono chiuse senza aver incassato un euro.

Se a questo aggiungiamo che non è arrivato neanche un euro dai tanti annunci fatti, la situazione si rende ormai ingovernabile. Per questo motivo invitiamo il presidente Zingaretti a valutare seriamente l’opportunità di emettere un’ordinanza, che possa consentire la riapertura di queste attività con tutti i relativi dispositivi di sicurezza.”