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“Donne di mare – quanto rosa c’è nel blu: empowerment e sviluppo femminile nell’economia del mare”: il Terziario Donna tra i protagonisti del Blue Forum

Il Presidente Acampora: “Questa partecipazione è significativa dello straordinario lavoro di coordinamento, sviluppo e innovazione che state portando avanti”

Nell’ambito del 3° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum “Investiamo nell’Economia del Mare” e Giornata Nazionale del Mare, a Gaeta dal 10-13 aprile, uno dei panel che ha riscosso sicuramente più successo è stato quello dedicato alle donne nell’economia del mare. Nella terza giornata, difatti, il Terziario Donna è diventato protagonista dei lavori pomeridiani con il workshop dal titolo “Donne di mare – quanto rosa c’è nel blu: empowerment e sviluppo femminile nell’economia del mare”. L’interessante e proficuo dibattito si è svolto nella Sala Goethe del Grand Hotel ‘Villa Irlanda’, a Gaeta, ed ha visto una nutrita partecipazione, rivelandosi un momento di confronto e riflessione sul ruolo fondamentale della donna per tracciare nuove rotte e opportunità di sviluppo. 

Hanno partecipato al panel, moderato da Gabriele Capolino, Direttore ed editore associato di Milano Finanza:  Giovanni Acampora, Presidente Assonautica Italiana, Si.Camera, CCIAA Frosinone Latina; Francesca Capolino, Presidente Gruppo Terziario Donna Confcommercio Lazio Sud; Anna Lapini, Presidente Terziario Donna; Anna Giulia Randi, Assessore Sviluppo Economico, Commercio Industria, Porto, Politiche europee e cooperazione internazionale del Comune di Ravenna; Tiziana Pompei, Vice Segretario Generale Unioncamere; Antonello Testa, Coordinatore Osservatorio Nazionale Economia del Mare OsserMare; Patrizia Pretto, Micro biologa ambientale, che ha parlato dell’importante progetto Micromar; Donatella Marino, Imprenditrice settore ittico – Alici di Menaica; Cristian Leccese, Sindaco di Gaeta; Eleonora Pisicchio, Direttore Fondo For.te.

Il Presidente Acampora, fautore della sempre maggiore partecipazione femminile nell’industria marittima e nautica, nei suoi saluti istituzionali, ha commentato: “Questa partecipazione è significativa dello straordinario lavoro di coordinamento, sviluppo e innovazione che state portando avanti. Siamo qui per quattro giorni di confronto e di lavoro con ricadute importanti. Dal primo anno ad oggi sono state raccolte dal governo le istanze arrivate dal nostro Summit, questo è motivo di grande orgoglio per noi ed un invito a fare sempre di più. Oggi si sta lavorando al Collegato sulla Blue Economy e dal Summit è partita una richiesta chiara: investire sulla formazione e sulle donne. Dobbiamo continuare a guardare avanti con grande capacità e tenacia, porteremo nelle sedi competenti le richieste che da questo panel emergeranno. Abbiamo creato un ambiente inclusivo dal quale emerge una condivisione di idee e proposte. Avanti così, insieme”.

Francesca Capolino, che ha introdotto i lavori, ha commentato: “Le donne nel settore del mare e della pesca hanno sempre svolto ruoli attivi e fondamentali, dando un contributo significativo all’intero comparto. Bisogna investire nella formazione ed un’associazione come Terziario Donna Confcommercio può sicuramente aiutare questo sviluppo nel modo giusto, tutelando i diritti datoriali fondamentali e presentando le istanze alle istituzioni del settore coinvolte”.

Anna Lapini, entrando nel vivo del dialogo, ha spiegato: “Stiamo vivendo insieme grandi avventure con straordinari risultati e tanta partecipazione. La forza della rete delle donne è irraggiungibile, il nostro terziario donna è un gruppo trasversale che opera all’interno di Confcommercio che conta 250.000 imprese. Il 22% delle imprese blu è a conduzione femminile e queste imprese muovono oltre 11 miliardi. Cifre che possono e devono essere implementate nella consapevolezza che la nostra attività è una vittoria per tutta la società”.

Significativo l’intervento di Anna Giulia Randi che, forte della sua esperienza internazionale, ha presentato il suo progetto per migliorare l’armonizzazione lavoro – famiglia per tutte le lavoratrici portuali e del settore marittimo. 

Una storia emozionante quella dell’industria di alici e tonno “Alici di Menaica” raccontata da Donatella Marino: “Nelle imprese di pesca a conduzione familiare, le donne svolgono spesso mansioni come il marketing, l’amministrazione, la cura dei rapporti con i cantieri navali e le capitanerie. Un lavoro molto faticoso, che si aggiunge alle mille attività che le donne svolgono nel resto della giornata come madri e mogli. Tuttavia, il loro ruolo in Italia non è legalmente riconosciuto, in quanto le loro attività nell’impresa familiare di pesca rientrano nelle responsabilità familiari e, quindi, non hanno uno status giuridico specifico”.

Antonello Testa ha aggiunto: “Il nostro Rapporto sull’Economia del Mare è ormai diventato un riferimento puntuale per il sistema mare italiano ma anche per l’Europa. Il 22,4% dell’imprenditoria dell’economia del mare è donna. Oltre 51.000 le imprese rosa. Il trend è cresciuto dal 2019 al 2023 dello 0,7%. L’imprenditoria femminile si concentra principalmente su due filiere, alloggio e ristorazione ed attività sportive e ricreative. Grazie al lavoro svolto da tutti noi possiamo puntare a far crescere notevolmente questi numeri”. 

Ha quindi concluso l’interessante workshop Tiziana Pompei: “È fondamentale continuare a parlare dell’impegno delle donne in un settore importante quale quello dell’economia del mare. E possiamo dire che i risultati raggiunti oggi sono frutto del grande lavoro del Sistema camerale. Un impegno anche dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile, abbiamo realizzato un report e messo a disposizione dati che sono fondamentali per le azioni di governo. Gli esponenti politici con i quali ci siamo confrontati in questi giorni per presentare le istanze dell’intero comparto hanno recepito le necessità. Al di là dei numeri ritengo che il ruolo delle donne debba essere valutato anche per altre sfaccettature, soprattutto per ciò che possono dare come valore aggiunto all’economia del Paese”.