CRONACAMEDICINA

Successo delle OOSS, termina l’emergenza al Sant’Andrea

Si è concluso in data 27 luglio lo stato di agitazione sindacale proclamato il 6 giugno da Confintesa Sanità ed a cui hanno aderito CSE Sanità- FLP e Nursind nei giorni immediatamente successivi: senza fare voli pindarici, populismo e senza raccontare favole ai lavoratori, le OOSS hanno presentato all’Azienda un piano assunzionale supportato da calcoli concreti basati su assetto aziendale, coefficienti e normative regionali e nazionali.

E’ stato un lungo braccio di ferro con la Direzione ma alla fine le OOSS sono riuscite ad ottenere: 1) variazione del numero del contingente infermieristico nel Piano Triennale del Fabbisogno del Personale (in base alle indicazioni della Regione Lazio le Aziende hanno piena facoltà di stabilizzare se i numeri di personale stabilizzato rientra nel computo del piano triennale, e quindi con la variazione apportata c’è la certezza per tutto il personale precario che ne abbia i requisiti temporali di essere stabilizzato; 2) assunzione di personale a tempo determinato a copertura dei comandi e aspettative senza assegno con la certezza di rinnovo di tutti i contratti; 3) ripresa delle procedure di verticalizzazione di ausiliari ed OTA ed impegno della Direzione nell’assunzione di nuovi OSS da graduatorie partecipate fino al raggiungimento del contingente previsto nel Piano Triennale di Fabbisogno. E’ un grande risultato ottenuto dalle OOSS Confintesa Sanità, CSE Sanità- FLP e Nursind che permetterà, oltre all’assicurazione di un posto di lavoro certo alle decine di lavoratori precari, di tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori del nosocomio di Roma Nord dopo due anni di emergenza sanitaria e dopo un decennio di lavoro sotto organico.