CRONACA

Codice della strada, in vigore le novità: cosa cambia

Niente smartphone alla guida, monopattini anche fuori città e incentivi per le auto elettriche: le modifiche al Codice della strada

Codice della strada

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, è entrato in vigore il nuovo Codice della strada. La riforma era attesa da anni e ha attraversando legislature senza mai essere aggiornato. Le modifiche si trovano ora all’interno del decreto Infrastrutture.

Si tratta di novità importanti, che vanno a colmare lacune nate negli anni (come tutto ciò che riguarda smartphone e altri device elettronici vietati durante la guida) e formalizzano gli incentivi per le auto elettriche. Ma c’è tanto altro ancora. Andiamo con ordine.

Incentivi

Evaporati in un batter d’occhio, gli incentivi auto vengono rifinanziati, con in aggiunta il bonus per l’acquisto di un’auto elettrica destinati a chi ha un isee infierire ai 30.000 euro. Iniziativa quest’ultima destinata però a transitare per le stanze della Commissione Europea ed essere lì approvata entro il 31 dicembre, pena la cancellazione del bonus, che potrebbe però rientrare nella legge di bilancio.

Obblighi verso i pedoni

Quando si è alla guida in prossimità di strisce pedonali, bisognerà fermarsi per dare la precedenza a tutti i pedoni: non solo a quelli che stanno già attraversando la strada, ma anche a quelli che si accingono a farlo.

Monopattini

Grandi protagonisti del primo post lockdown i monopattini elettrici hanno conosciuto un boom di vendite (complici anche gli incentivi), diventando da risorsa a problema. Onnipresenti nelle strade della città ma senza precise regole ora i monopattini elettrici sono equiparati ai velocipedi ma possono essere utilizzati, come riporta l’articolo 75 “esclusivamente su strade urbane con limite di velocità di 50 km/h, nelle aree pedonali, su percorsi pedonali e ciclabili, su corsie ciclabili, su strade a priorità ciclabile, su piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, ovvero dovunque sia consentita la circolazione dei velocipedi”.

A questo punto però sorge un dubbio e si apre un’immensa zona grigia: se infatti da una parte la legge parla chiaro e impone ai monopattini elettrici la circolazione unicamente sulle strade urbane, dall’altra l’equiparazione coi velocipedi permette loro di percorrere anche tratti extraurbani al di fuori delle strisce pedonali. 

Un pasticcio (per usare un eufemismo) vero e proprio che deve essere risolto al più presto, per evitare non solo fraintendimenti e possibili discussioni tra proprietarie forze dell’ordine, ma per la sicurezza di tutti.

Viene poi introdotto l’obbligo di installazione, a decorrere dal 1° luglio 2022 su tutti i nuovi modelli, di indicatori di direzione, luce bianca fissa anteriore e rossa posteriore. Inoltre da mezz’ora prima del tramonto e in condizione di scarsa visibilità il conducente (obbligatoriamente maggiore di 14 anni) dovrà indossare un giubbotto catarinfrangente e, se minorenne, dovrà sempre circolare con adeguato casco. Cala infine la velocità massima consentita, che passa da 25 a 20 km/h, 6 nelle aree pedonali.

Casco

Cambiano un po’ le regole per le moto. Se, finora, il conducente era responsabile per i passeggeri che non indossavano il casco solo quando questi erano minorenni, adesso lo sarà anche per i maggiorenni. Ci sono però delle differenze che riguardano le multe e il ritiro dei punti dalla patente.

Scuola guida e neopatentati

La validità del foglio rosa viene estesa in maniera definitiva a 12 mesi, come già avviene da inizio pandemia, e i neopatentati potranno guidare anche auto con potenza maggiore ai 70 kW (e rapporto potenza/peso superiore ai 55 kW/t), ma solo se in presenza di un possessore di patente da almeno 10 anni e con età inferiore ai 65 anni, unicamente – come specificato dal testo – “in funzione di istruttore”. Infine i tentativi per superare l’esame di pratica passano da 2 a 3.

Introdotto un bonus fino a 1.000 euro per conseguire la patente merci. Il contributo è destinato ad under 35 e a chi riceve il reddito di cittadinanza o altri ammortizzatori sociali. Il bonus non può superare il 50% delle spese sostenute e bisognerà dimostrare di voler lavorare nel settore autotrasporti.

Targa prova

Come anticipato già a settembre la targa prova potrà essere utilizzata anche su veicoli già immatricolati “qualora detti veicoli circolino su strada per esigenze connesse a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento”.

Smartphone

“Smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”. Ecco come viene finalmente ampliata la parte relativa al divieto di utilizzo di device elettronici durante la guida, fino a ieri descritti unicamente come “apparecchi radiofonici”. Un rimasuglio dell’epoca dei classici telefonini, quando tablet & co. non erano nemmeno un’idea.

Parcheggi e soste

Altra conferma rispetto a quanto già anticipato a settembre: i Comuni potranno realizzare i cosiddetti stalli rosa, posti auto riservati a donne in gravidanza o genitori con figli minori di due anni. Sempre in tema parcheggi le auto con tagliando disabili potranno parcheggiare gratuitamente all’interno delle strisce blu.

Le auto elettriche poi potranno sostare negli spazi di ricarica entro e non oltre l’ora successiva al termine della ricarica. La legge aggiunge poi che “Tale limite temporale non trova applicazione dalle ore 23 alle ore 7, a eccezione dei punti di ricarica di potenza elevata (fast e ultrafast).

Guida senza documenti

Fino a oggi se fermati e trovati sprovvisti di patente o libretto di circolazione al seguito si veniva multati di 42 euro e obbligati a recarsi in un comando di Polizia per dimostrare di essere in possesso di tali documenti.

Con le modifiche al Codice della Strada inserite del Decreto Infrastutture la multa scende a 29,40 euro e non ci si dovrà più recare dalle forze dell’ordine, a patto che ( si legge nel testo) “l’esistenza e la validità della documentazione richiesta possano essere accertate tramite consultazione di banche di dati o archivi pubblici o gestiti da amministrazioni dello Stato accessibili da parte degli organi di polizia stradale, ad eccezione delle ipotesi in cui l’accesso a tali banche di dati o archivi pubblici non sia tecnicamente possibile al momento della contestazione”.

Multe

Aumentano le sanzioni e i punti ritirati per chi getta rifiuti dai veicoli in sosta o in movimento, parcheggia abusivamente sui posti riservati ai disabili o utilizza impropriamente il permesso per i disabili. Si potrà essere multati anche quando si attraversa un passaggio a livello chiuso, se ci sono delle telecamere installate che rilevano l’infrazione.

Poi, un tema da sempre molto caldo: quanto incassano comuni e province dalle multe? Col nuovo Codice della Strada la legge obbliga a pubblicare, entro il 30 giugno, l’importo esatto incassato nell’anno precedente, con una distinta che indichi come quei soldi sono stati spesi.

No a pubblicità sessiste

Il Codice della strada accoglie alcune richieste nate con la crescente attenzione su specifici temi sociali: sui cartelloni sono ora vietate pubblicità sessiste, violente o comunque discriminatorie dal punto di vista politico, religioso, etnico e quant’altro.

Cosa manca

Gran parte delle proposte contenute nelle bozze pubblicate nei mesi scorsi sono quindi state inserite nel Decreto Infrastrutture che aggiorna il Codice della Strada, ma alcune novità sono rimaste invece escluse.

Niente innalzamento dei limiti di velocità in autostrada a 150 km/h, chiesto più volte dalla Lega, che rimangono quindi a 130 km/h. Una scelta che da una parte segue anche quanto potrebbe accadere in Germania, dove buona parte degli automobilisti vorrebbe che anche sulle autobahn venga introdotto il limite dei 130, eliminando quindi i tratti dove si può viaggiare senza limiti di velocità

Rimane nel cassetto anche il divieto di fumo alla guida: gli automobilisti col vizio potranno quindi accendersi la sigaretta senza incappare in multe, a patto che con loro non ci siano passeggeri minorenni o donne in gravidanza, in quel caso la sanzione va da un minimo di 27,50 a un massimo di 275 euro, per arrivare ai 500 euro se presenti minori di 12 anni o donne vicino alla data del parto.