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Perché gli uomini perdono in fretta il coinvolgimento romantico

Il racconto sincero di una donna che condivide il suo pensiero sugli uomini, che forse come i bambini potrebbero aver perso la “permanenza dell’oggetto”. Sapete cos’è?

DI ANNIE LORD- VOGUE.COM

Gli uomini il giorno dopo il primo dating 

La prima cosa che mi era piaciuta molto di lui era quanto fosse carino quando cercava di fare il serio. Il modo in cui pronunciava la parola “grande!” quando ho parlato di un mio amico gay durante il nostro primo incontro, anche se non stavo cercando la sua approvazione, stavo solo iniziando a raccontargli una storia; o quando mi ha chiesto se avevo mai mangiato i peperoni del Padron prima. Ci veniva facile chiacchierare. Una volta l’ho preso in giro perché si è arrabbiato quando ha scoperto un graffietto minuscolo sulle sue sneakers; lui mi prendeva in giro perché continuavo ad aggiungere dettagli irrilevanti alle storie che raccontavo, del tipo: “Quindi, lui indossava un golf rosso, capito?” Si rigirava l’anello che indossava, si passava la lingua sui denti, diceva grazie, salute!, grazie grazie, grazie, grazie quando ordinava una birra al bancone. Mi metteva una mano sui fianchi e mi tirava a sé, prima che fosse una cosa appropriata da fare, ma più tardi di quanto mi aspettassi. Poi mi ha detto: “È da tanto che non sento una connessione così forte con una persona… Pensi anche tu che andiamo d’accordo? O è una cosa troppo forte da dire?” e quando ho annuito, lui mi fa, “Andiamo a vedere Dune insieme questo weekend? Credo che stare seduto accanto a te farà passare molto più velocemente le tre ore del film”.

Ma non c’è stato nessun Dune, solo un paio di giorni in cui ci siamo massaggiati, un “Aspetta, scusami tantissimo ma questo weekend ho staccato completamente”, seguito da altri due giorni di messaggi, poi più nulla, e io lì su Instagram a scrollare continuamente per capire se aveva visto le mie stories. Non me la sarei presa più di tanto se si fosse trattato di un episodio isolato. Ma mi è successa la stessa cosa un paio di settimane fa con un collega. E prima di lui con l’insegnante, con l’hippie, con il tipo che più o meno conoscevo già perché lo vedevo al pub e avevamo amici in comune, e con cui ho fatto “match” anche su Hinge, (la app di dating, NdR) …Insomma, un sacco di ragazzi.

Nei miei articoli precedenti, avevo attribuito questo comportamento al fatto che gli uomini tendono a considerare il sesso come un gioco. Quando sanno che sei disposta a fare sesso con loro, il loro interesse si affievolisce, perché hanno già “vinto” il gioco, quindi, che senso ha completarlo? Ma comincio a pensare sia molto di più di questo. Che la loro tendenza a perdere interesse abbia a che fare con il loro essere, più di quanto non pensi.

“Gli uomini fanno schifo e basta”, risponde un’amica quando glielo chiedo su WhatsApp.

“Sono fermamente convinta che siano diventati terribilmente pigri e impauriti a interagire dopo il primo incontro. Deve essere successo qualcosa negli ultimi 10 anni che ha peggiorato molto uscire con loro. Come se l’unico modo per interagire con una donna fosse promettere un sacco di belle cose, e poi sparire. Sono interessati davvero, in quel momento lì, ma poi…semplicemente si dimenticano. Non sono nemmeno sicura siano consapevoli di comportarsi da bastardi, c’è questo scollamento fra i loro sentimenti e il loro comportamento. Non gli resta nulla. Sembra che non abbiano la permanenza dell’oggetto”.

Non ero molto sicura di cosa volesse dire “permanenza dell’oggetto”, e l’ho cercato su Google. Il termine descrive la capacità di un bambino di sapere che un oggetto continua a esistere anche quando non lo vedono o non lo sentono. Gran parte dei neonati sotto una certa età piangono quando il loro giocattolo gli viene nascosto alla vista, perché credono sia scomparso per sempre. È un po’ come quando un uomo ti tiene la mano e ti dice “Secondo me andresti proprio d’accordo con la mia amica Lara”, poi appena torna a casa si dimentica di te e del legame che avete creato nelle ultime quattro ore.

Non so perché sia successo tutto questo. Forse è colpa delle app di dating che hanno prodotto questa cultura dell’ “usa e getta”, o il semplice fatto che ci sono tantissime donne fantastiche in giro, o è qualcosa che non so spiegare bene, e che ha a che fare con il capitalismo? Forse qualche professore dovrebbe studiare per bene l’argomento prima che il fenomeno diventi ancora più endemico?

Ho chiesto a un amico che esce con un sacco di donne perché secondo lui gli uomini sono così inaffidabili. Mi ha detto che vale la pena considerare prima di tutto quali sono le ragioni per cui un uomo decide di uscire con qualcuno, e me le ha elencate, insieme ai motivi per cui potrebbe aver perso interesse:

Perché ha deciso di uscire con te

  1. Aveva voglia di andare a letto con qualcuno.
  2. Si annoiava quando ha accettato di uscire con qualcuno.
  3. Il fatto che sei interessata a lui è un’iniezione alla sua autostima.
  4. Gli hai chiesto di uscire e lui ha accettato.
  5. Voleva davvero uscire con te, e aveva anche intenzione di avere una storia con te.

I motivi per cui perde interesse 

  1. Non è attratto da te fisicamente, e nonostante si sia davvero messo d’impegno, ha capito che avrebbe fatto troppa fatica solo per venire a letto con te.
  2. Anche se il vostro appuntamento sta andando alla grande, lui non ci ha mai messo davvero il cuore. Potrebbe voler flirtare un po’ via messaggio, ma non è interessato a vederti ancora. Questa cosa è successa davvero un sacco di volte durante il lockdown, e poi, mentre le cose tornavano alla normalità, in molti hanno mollato le fidanzate “del lockdown”.
  3. È uscito con te solo per provare a se stesso che riusciva a “conquistarti”, e anche se durante la serata ti sembrava di piacergli davvero, era solo per rendersi più interessante ai tuoi occhi. Un po’ da psicopatico, no?
  4. Gli hai chiesto di uscire e lui era troppo debole per dirti di no in quel momento, quindi è uscito con te, e ti ha assecondata, ma non ti ha mai visto come papabile per una storia seria.
  5. Era davvero interessato a vederti, e anche se avete passato una bella serata, un dettaglio insignificante gli ha fatto capire che non vuole stare con te. Qualcosa di troppo futile da dirti così, su due piedi, rischiando di venire considerato superficiale o volubile.

Il mio amico ha concluso chiarendo una cosa, e cioè che è normale che tu possa pensare di piacere davvero a un uomo durante il vostro incontro. È seduto davanti a te, magari è un po’ brillo. Vuole tornare a casa e dire ai suoi coinquilini, “Una ragazza fantastica, mi piace”. E poi con il senno di poi capisce che non era esattamente così, che si era costruito questa cosa in testa. Che ti toccavi troppo i capelli, o che era strano per lui che tu gli dicessi quanti follower hai su Instagram.

Dopo la nostra conversazione mi sono sentita una pazza completa, e ho pensato che forse dovrei smetterla di inventare patologie assurde e addossarle agli uomini. Forse mi sembrava che ricevere l’affetto degli altri fosse un diritto per me, perché da piccola ero bionda e piuttosto magra, e quello era l’ideale di bellezza. Ma poi ho ripensato a quell’appuntamento, alla sua mano sul mio fianco, e a tutte le domande che ha fatto sulla mia famiglia. Gli piacevo davvero, e se fossimo usciti di nuovo gli sarei piaciuta ancora, e poi sempre di più, finché non avremmo creato un legame solido. Finché non fossi diventata qualcosa di permanente, anche lontana dai suoi occhi.

Qualche giorno dopo sono al pub con la mia amica, e parliamo di un’altra amica comune che è stata ignorata da un uomo, e lei mi dice cose così belle che mi riempiono il cuore di affetto. “Noto cose nuove di te ogni volta che ti vedo. Tutte quelle piccole cose che ti rendono speciale. Mi dispiace per quegli uomini, anzi provo davvero pena per loro, perché sono troppo pigri, troppo nervosi o quel che è per restare con te, e scoprire tutte queste cose su di te”. Sospira. “Quante cose si perdono”.