CRONACA

La costa di Roma invasa da detriti e plastica

“Di ieri, 2 gennaio 2021, la denuncia del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale sulla disastrosa situazione ambientale nella costa di Roma,  fra Fiumicino ed Ardea,  a seguito delle recenti mareggiate e del cattivo tempo,  con una vera e propria invasione  di rifiuti e soprattutto di plastica.  Notizia a poche ore di distanza dall’immagine negativa apparsa in tutti principali mezzi di comunicazione anche oltre confine sulla moria di uccelli nel centro storica di Roma a Capodanno. La notizia sull’inquinamento nella costa intorno a Roma è oggi stata ampiamente ripresa dal quotidiano nazionale “Il Tempo”,  grazie ad un articolo del giornalista Massimiliano Gobbi”.

È quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti Presidente Nazionale del Movimento ambientalista.

“Una situazione allarmante a livello ambientale – denuncia Benvenuti – con tonnellate di detriti di ogni genere trasportate dalla mareggiata, dai pneumatici alle bottiglie, da cassette della frutta sino a pezzi di mobili, bombole del gas, ma anche  eternit, telai di biciclette e  soprattutto una marea di plastica. Una situazione che ha reso necessario un sopralluogo anche  del Ministro dell’Ambiente italiano, Sergio Costa, e mentre si ipotizza addirittura lo stato di calamità naturale per i danni subiti dai Comuni costieri, il titolare dell’Ambiente ha annunciato l’invio dai primi giorni di gennaio di trenta navi per ripulire dai rifiuti plastici lo specchio d’acqua difronte la foce del fiume Tevere”.

“Un fenomeno – prosegue nella nota Benvenuti – che accade periodicamente a seguito delle forti mareggiate, quando vengono sversati direttamente in mare o attraverso i fiumi ed i vari canali esistenti ogni tipologia di inquinanti sugli 8000 chilometri di coste italiane.  La situazione della costa laziale poi è particolarmente grave per l’enorme quantità di materiali che provengono dal Tevere e dall’Aniene e dagli innumerevoli canali presenti sul litorale romano.

“Per questo abbiamo immediatamente chiesto di attivare o potenziare le barriere anti plastica posizionate alla foce del Tevere e  le  barriere antirifiuti sull’Aniene, puntando a far diventare realmente i fiumi di Roma plastic free, ricordando come la plastica una volta finita in mare ed ingerita dai pesci, arriva ad interessare anche la nostra catena alimentare. Chiediamo – prosegue nella nota l’esponente di Ecoitaliasolidale –  una maggiore programmazione per difendere le coste, bonificare e controllare i fiumi ed ogni corso d’acqua,  ma soprattutto avviare programmi per difendere l’ambiente con un modello di sviluppo sostenibile, evitando altri  ennesimi episodi e  danni d’immagine per Roma e quindi per l’intero Paese Italia”.