CRONACAECONOMIA

L’ex tmb Salario verso la demolizione: “Sarà polo romano dell’economia circolare”

L’annuncio dell’assessora all’Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi: “Per anni ha rappresentato problema, ora vogliamo che diventi opportunità”

Prima la bonifica che il territorio attende da tempo, poi l’avvio del percorso sulla destinazione futura dell’ex tmb Salario: l’impianto di Ama distrutto da un incendio nel 2018 e che oggi, dismesso il trattamento meccanico biologico dei rifiuti, ospita alcuni servizi e una rimessa per i mezzi della municipalizzata. Il Campidoglio sta iniziando a valutare le ipotesi di utilizzo futuro dell’area a ridosso del Tevere che per quasi un decennio ha accolto parte dell’indifferenziato di Roma sottoponendo l’abitato limitrofo a miasmi continui e disagi quotidiani. 

Nell’ex tmb Salario il polo dell’economia circolare

“Stiamo cominciando a ragionare tutti insieme sul percorso che ci dovrà condurre, entro la sindacatura, a realizzare il grande progetto di bonifica e riqualificazione di questo sito, che per anni ha rappresentato un problema e che ora vogliamo diventi una magnifica opportunità per questo territorio e per l’intera città” – ha detto l’assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, questa mattina in sopralluogo in via Salaria 981 insieme al Presidente della IV commissione capitolina ambiente, Gianmarco Palmieri, al Presidente del municipio III, Paolo Emilio Marchionne e al direttore generale pro tempore di Ama, Maurizio Pucci. 

L’ex tmb Ama Salario sarà demolito

“L’ipotesi che stiamo condividendo è quella di procedere, grazie ai finanziamenti della Regione Lazio e alle risorse del PNRR, alla bonifica integrale dell’area, inclusa la demolizione dell’impianto tmb. In parallelo, avvalendoci della collaborazione delle Università, avvieremo la progettazione di un grande polo cittadino per attività destinate all’economia circolare, per il riuso e il riciclo dei materiali, e un un parco pubblico. Una parte dell’area – ha sottolineato Alfonsi – continuerà ad ospitare le attività del Centro di Servizio AMA, come la sede zonale, il rimessaggio e l’officina dei mezzi, un’isola ecologica a servizio del quartiere. Un’idea molto ambiziosa che vogliamo rappresenti la punta avanzata del progetto di economia circolare che vogliamo attuare per rendere Roma una città più sostenibile”. 

Il rilancio della Salaria: dall’ex tmb alla vecchia cartiera

Un polo romano dell’economia circolare sulla Salaria: la consolare che attende il rilancio promesso anche dall’ex minisindaco del Roma Montesacro, Giovanni Caudo, oggi consigliere capitolino alla guida della commissione sul Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tra grandi aziende, enti, sedi universitarie e centro commerciale sono oltre 2500 le persone che lavorano in zona. A partire dalla nuova vita dell’ex tmb, che segue il tentativo di fare dell’ex Cartiera, un tempo ghetto per rom, un distretto artistico, va scongiurata la desertificazione di un quadrante che ha già visto andare via realtà importanti. 

Tmb Salario: il Campidoglio lavora a bonifica

“La bonifica ed il risanamento dell’impianto di via Salaria e la sua trasformazione in un moderno hub cittadino dell’economia circolare rappresentano un obiettivo fondamentale per quest’amministrazione” – ha aggiunto il presidente della IV Commissione Ambiente dell’Assemblea Capitolina, Gianmarco Palmieri. “In poche settimane, grazie alla collaborazione con tutti i livelli istituzionali, sono state gettate le basi affinché ciò avvenga presto e con il protagonismo di tanti soggetti sociali. Crediamo che il modello di gestione dei rifiuti di Roma passi anche per il superamento dei grandi impianti con un forte impatto sui territori circostanti”. Un sopralluogo che per il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, è “un primo prezioso passo per poter restituire ai cittadini un quadro sulla situazione dei luoghi dell’ex impianto”. L’idea è quella di ripartire da li per un percorso comune con territorio, Campidoglio e Regione “per rafforzare i servizi ai quartieri circostanti e restituire salubrità e una migliore qualità della vita”. Il prossimo step sarà la convocazione dell’Osservatorio Municipale sui rifiuti “perché sarà uno strumento prezioso da qui in avanti per la riqualificazione dell’area, che dovrà diventare una risorsa per il territorio e un modello per la città”.