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Roma fase 2 coronavirus, ecco come si viaggerà su bus e strade senza Ztl

Dal Comune arriva l’ipotesi di un’abolizione della zona a traffico limitato per tutto il 2020 affinchè i romani possano spostarsi liberamente nella Capitale quando si potrà tornare a viaggiare convivendo col COVID-19. E intanto la sindaca Raggi promuove le bici e i monopattini al posto delle auto, seppur la città sia senza piste ciclabili adeguate.

Ripartire a Roma con i trasporti in un fase 2 del coronavirus senza ancora un piano preciso e deciso, ma con tante ipotesi. Dal Campidoglio e dalla Sindaca Virginia Raggia arrivano le prime supposizioni su come ci si potrà spostare nella Capitale in tutta sicurezza, mantenendo il distanziamento sociale, seppur continuando a convivere con la paura di contrarre il COVID-19. E proprio per assicurare a tutti i romani le adeguate precauzioni anti cotagio, il Comune non può che promuovere il trasporto privato come automobili, biciclette e monopattini visto che autobus, metropolitane e tram viaggeranno a capienza ridotta, non potranno salire più di 10 passeggeri che dovranno rimanere seduti (con mascherina e guanti obbligatori) per ogni mezzo o vagone, e muniti di contapersone e con un numero di corse incrementato.

Auto sì ma non troppe

Se tutti prendermo poi l’automobile per spostarci però la sindaca dovrà affrontare un problema alrettanto grave: il traffico molto più intenso di prima. E proprio qui per la sindaca Raggi entrano in gioco biciclette e monopattini elettrici e non, e tutta la micromobilità: “Nella ripresa, per evitare che le nostre città siano invase dalle auto, stiamo lavorando su alcune direttrici comuni: privilegiare per chi può il trasporto attraverso bici o mezzi dolci come monopattini”.

Peccato che al momento la Capitale sia davvero poco green e bike friendly vista la mancanza di piste ciclabili sicure e adeguate. Un problema non di poco conto che la Raggi conosce bene: “Stiamo lavorando per realizzare rapidamente delle corsie ciclabili, stiamo pensando di dedicare a Roma le controlaterali come le corsie preferenziali di bus e taxi delle grandi strade alla ciclabilità. Abbiamo chiesto al Governo di riaprire velocemente i negozi di biciclette. Vogliamo incentivare la mobilità dolce anche incentivando l’acquisto di bici elettriche. Dobbiamo scoraggiare il traffico privato perché, pur rimettendo a regime il trasporto pubblico, rischiamo di essere invasi dalle auto“.

Stop Ztl per tutto il 2020

Essendo quasi costretti ad utilizzare un auto privata però c’è una questione con cui gli automobilisti devono ogni giorno fronteggiare ovvero l’accesso alle Ztl e i pagamenti delle strisce blu, al momento tutte sospese fino al 3 maggio. “L’argomento è sul tavolo – assicura l’assessorato alla Mobilità e ai trasporti di Roma Capitale -. Si potrebbe decidere per il 2020 di lasciare aperti i varchi della Ztl per il Centro (esclusa ad oggi dal progetto è solo quella del Tridente) al fine di permettere a tutti i romani di spostarsi in città. Mentre chi ha già pagato un permesso (e sono più di sono 23.464 cittadini) potrebbe ottenere una dilazione per il rinnovo al momento della scadenza, a fronte dei mesi persi”.

Scelta forzata vista l’impossibilità per ora di un rimborso delle quote già incassate dall’amministrazione. Misure che andrebbero prese in considerazione anche per le strisce blu, visto il bisogno di parcheggi accesibili a tutti, vera piaga della Capitale anche prima dell’emergenza sanitaria, che si creerà quando gli spostamenti verrano ridefiniti con la fase 2, sia in caso di tragitto casa-lavoro e sia per poter effettuare le spese quotidiane e spostarsi in città non solo per andare a fare shopping.