SCUOLA

Roma, Morgagni, Newton, Machiavelli e Righi occupati. Salgono a 16 i licei che protestano: «Ci negano il dialogo»

di Diana Romersi

Dopo la mobilitazione coordinata dei quattro licei del III Municipio e quella del Vittorio Colonna di ieri, sale a 15 il numero degli istituti fermi

Il numero dei licei occupati sale a nove: questa mattina gli studenti del liceo Morgagni, nel quartiere Gianicolense, hanno preso possesso dell’istituto. Poco dopo si sono aggiunti i ragazzi della succursale del liceo Newton, a pochi passi dalla basilica di Santa Maria Maggiore, poi quelli del Machiavelli. E in serata è iniziata la mobilitazione al liceo scientifico Righi. Si allunga dunque la lista delle scuole in agitazione, dopo la protesta coordinata dei quattro licei del Municipio III e quella del Vittorio Colonna, in centro. Numeri raddoppiati rispetto alle occupazioni avvenute dall’inizio dell’anno scolastico: fino alla scorsa settimana si erano fermate a sette, oggi sono sedici.

Gli studenti del Morgagni accusano la dirigenza scolastica: «Siamo consapevoli dell’importanza e della forza di questo atto – scrivono in una nota -, ma purtroppo non abbiamo avuto altre possibilità in quanto fin dall’inizio dell’anno scolastico abbiamo cercato un dialogo con la presidenza che ci è stato negato». Le ragioni del gesto, si spiega nella nota, sono soprattutto legate ad una visione critica della gestione dell’istituto: «In questi mesi ci è stato negato più volte il diritto di fare l’assemblea d’istituto in presenza con scuse e menzogne varie, costringendoci a riunirci al di fuori dell’istituto e, di conseguenza, facendo perdere legittimità a questo fondamentale momento. Con la mobilitazione siamo riusciti ad ottenere la rimozione dei banchi da “Piazza”, uno spazio esterno del nostro istituto, storicamente luogo di aggregazione per le Morgagnine e i Morgagnini, che era stato adibito a deposito di materiali. L’agitazione collettiva ha preoccupato la preside che ha ben pensato di sospendere uno studente».

Inoltre, gli studenti chiedono l’apertura di un tavolo permanente riguardo gli ingressi scaglionati e l’edilizia scolastica; una commissione paritetica su alternanza scuola-lavoro, i fondi infrastrutturali dell’istituto, offerta formativa e parità di genere. I liceali, come avvenuto già in altre scuole, hanno assicurato che porteranno avanti l’occupazione nel rispetto delle norme anti-covid vigenti. L’occupazione del liceo Newton è stata rivendicata dal collettivo Julian Assange.

Le rivendicazioni sono invece di carattere generale: «A livello nazionale, siamo governati da una classe dirigente che letteralmente non sa a cosa servano la cultura, l’insegnamento e lo spirito critico». E ancora: «Il covid, la Dad, sono state l’occasione per sottrarre la scuola al suo riferimento materiale, riconvertendola in una pura interazione digitale dove l’unico interlocutore dello studente è il computer». Infine, questa mattina gli studenti del liceo Nomentano hanno preso possesso della succursale. «A grande richiesta, entrambe le sedi occupate!», è l’annuncio diffuso attraverso i social.

In via dei Sabelli, nella sede associata del liceo Niccolò Machiavelli, dopo un’assemblea straordinaria durante la quale gli studenti hanno votato a favore dell’occupazione, è scattata l’ottava mobilitazione di protesta degli ultimi due giorni. «È una scelta presa in condivisione dopo un lungo periodo di iniziative». Nel comunicato scrivono anche che «l’istituto, presenta problemi di carattere strutturale, specialmente la sede centrale nel Villino Centurini, ma a causa delle istituzioni assenti (ad esempio Città Metropolitana) non si riescono a risolvere». A esempio, ricordano che uno studente ha rischiato di ferirsi dopo la caduta di una trave di legno chiodato di un’impalcatura.