ATTUALITA'CRONACA

Roma, ragazza 14enne costretta a chiedere l’elemosina e a sposare uno sconosciuto: genitori a processo

Le costringevano a vivere di stenti e a chiedere l’elemosina nei pressi di un supermercato. Se si rifiutavano, andavano incontro a botte, insulti e minacce. Questo il trattamento che due genitori di nazionalità bosniaca – rispettivamente di 41 e 36 anni – avrebbero riservato alle figlie, tra cui una di soli 14 anni. Il mosaico di violenze e soprusi è stato ricostruito da un’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, con i procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò. 

I due genitori, già rinviati a giudizio, dovranno rispondere in aula delle accuse di riduzione in schiavitù e lesioni personali gravi. Il processo nei loro confronti si aprirà il prossimo 12 giugno davanti alla Corte d’Assise di Roma. 

Violenze e soprusi sui figli

Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa in precedenza nei confronti dei due presunti sfruttatori, il Giudice per le indagini preliminari li aveva descritti come «personalità violente e prevaricatrici», uniti da un interesse comune: lucrare sull’accattonaggio delle figlie.